Politica

9 maggio 1978 muore Aldo Moro: la incomprensibile intransigenza del PCI e di parte della DC

A 46 anni dall’assassinio di Aldo Moro, continuano le mezze verità sulla sua morte.

Non siamo, forse, ancora, nelle condizioni di poter dare un giudizio su chi siano stati

gli esecutori e su coloro che non hanno avuto il coraggio di affrontare una opinione

irriducibile della sinistra del tempo (PCI) e di parte della DC contrari ad ogni

trattativa per salvare il presidente della Democrazia Cristiana al cui interno solo

Amintore Fanfani si prodigò per scardinare quell’assoluta contrarietà a scendere a

patti con le brigate rosse.

Scrisse Moro, lucidamente, in una sua lettera al Segretario DC Zaccagnini: “… con il

vostro irridente silenzio avete offeso la mia persona e la mia famiglia, con l’assoluta

mancanza di decisioni legali degli organi di partito avete menomato la democrazia

ch’e’ la nostra legge, irreggimentando in modo osceno la DC, per farla incapace di

dissenso, avete rotto con la tradizione più alta della quale potessimo andar fieri”. Una

tragica verità.

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