Occhiuto , le europee e la mossa del cavallo
Roberto Occhiuto ha lavorato per avere un grande consenso alle elezioni europee, confidando anche
sul depotenziamento e sulla benevolenza di tutti i rappresentanti istituzionali della sua maggioranza.
Negli ultimi giorni, quest’ultimo elemento sembra venire meno.
Azione schiererà il consigliere regionale De Nisi, la Lega ha calato sul tavolo un nome pesante:
Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio regionale che potrebbe essere accompagnato da un
altro nome di peso. Ad oggi solo i Fratelli calabresi, i meno irrequieti nei confronti del Presidente,
non hanno nelle liste esponenti della maggioranza regionale. Oggi però, inizia l’assemblea
programmatica nazionale e i dirigenti meloniani sono partiti in processione verso Pescara, la città
scelta dalla premier per il via alla campagna elettorale europea. La Meloni si accontenterà di avere
un solo candidato in Calabria, l’uscente Nesci? Improbabile! Da Pescara potrebbe arrivare un altro
segnale di allarme per Occhiuto, che vedrebbe vanificata una parte del suo lavoro.
Queste candidature saranno in grado di mettere in crisi il progetto di Forza Italia, quello di avere un
importante consenso in Calabria? In parte sì. Nel senso che il partito berlusconiano sicuramente
avrà un risultato considerevole, ma Occhiuto dovrà fare i conti con gli alleati, che sino ad oggi sono
sempre rimasti supini ai desideri del governatore. Se dalle urne dovesse emergere una forte
affermazione del centro destra con numeri importanti anche dei suoi partners, Occhiuto che si trova
a metà del suo percorso istituzionale, non riuscirà a respingere l’assalto alla diligenza, sino ad oggi
sempre schivato.
Uno scenario di questo tipo potrebbe avere risvolti inediti. Nella migliore delle ipotesi porterebbe
ad una fase di stallo e al vivacchiare per l’ultima parte della legislatura, mettendo così fine ad ogni
ipotesi di ricandidatura del governatore.
Oppure, Occhiuto potrebbe fare la mossa del cavallo, con conseguenze imprevedibili.