Economia

Con Sandro Principe e Giacomo Mancini grandi finanziamenti tra Rende e Cosenza.Oggi briciole

Tra gli effetti positivi che produrrà la città unica Cosenza-Rende-Castrolibero (ci è stato raccontato dalla compagnia Occhiuto con contorno di Succurro, Caputo e Loizzo), ci sarà la possibilità di avere maggiori finanziamenti. Nelle settimane scorse i rappresentanti del Presidente Occhiuto si sono incontrati con i rappresentanti del Comune di Cosenza e con i Commissari che governano il Comune di Rende, per discutere della programmazione di Agenda Urbana 2020-2027. Lasciamo alle fertili e fantasiose menti di immaginare le dichiarazioni roboanti sugli effetti straordinari che Agenda Urbana 20-27 produrrà nell’area urbana cosentina. I dichiaranti, però, si sono dimenticati di sottolineare un piccolo particolare: il finanziamento complessivo per Cosenza-Rende è stato ridotto dal centrodestra, guidato dal Presidente Occhiuto, a 21 milioni di euro nel settennato 20-27, con una riduzione, quindi, del 40% rispetto ai 35 milioni di euro previsti nei precedenti POR, quando la trattativa fu guidata dai sindaci di Cosenza e di Rende, Giacomo Mancini e Sandro Principe. È un bell’esordio, come capacità di governo, per i fantastici rappresentanti politici ed istituzionali che sono così impegnati ad imporre dall’alto la Grande Cosenza, senza aver consultato i Consigli Comunali e senza nessun dibattito nella cittadinanza per illustrare un progetto (che non c’è!) e per capire gli umori dei cittadini. Certamente, ci sarà il referendum consultivo; qui non ripetiamo le critiche che abbiamo fatto a questo referendum che, non a caso, abbiamo definito truffa. Ma una manifestazione referendaria deve essere preceduta da un ampio confronto e da tanti dibattiti per dare la possibilità ai cittadini di esprimere un voto consapevole.

Questa vicenda di Agenda Urbana 20-27, la dice lunga per fare capire le vere intenzioni del centrodestra della compagnia Occhiuto; e cioè la volontà cosentina di annettersi i territori più avanzati, sotto l’aspetto civile, sociale ed economico, di Rende e di Castrolibero, senza preoccuparsi di avere un progetto, né di reperire i fondi necessari a sostenere la nuova entità istituzionale. La dice lunga perché il primo passo di Governo è una drastica riduzione dei fondi europei destinati all’area urbana Cosenza-Rende. Non ci meravigliamo che questo scippo finanziario non sia stato commentato dai Commissari Prefettizi rendesi, che sono una diretta emanazione burocratica del governo centrale di centrodestra; ma che la reazione di palazzo dei Bruzi sia caratterizzata da un silenzio assordante è cosa che ci preoccupa assai, perché da palazzo dei Bruzi ci saremmo aspettati cannonate “alzo zero” all’indirizzo di Occhiuto e della sua giunta che, a distanza di ventiquattro anni dall’avvio dei piani operativi regionali sostenuti dai fondi europei, ci regala un abbattimento dei fondi stessi pari, addirittura, al 40%. Per quanto riguarda Rende, ci vediamo costretti a dire ai signori Commissari di astenersi dal tentare di programmare questi fondi ridotti per l’immediato futuro, perché le esigenze reali della collettività di Rende debbono essere interpretati e, quindi, programmati dai rappresentanti liberamente e democraticamente eletti dai cittadini, che conoscono il territorio ed hanno dimostrato di saper bene utilizzare i fondi straordinari europei. Non per eseguire, per come si è fatto nel recente passato e si continua tuttora a fare, misere manutenzioni ma per mettere in campo interventi strutturali finalizzati alla crescita civile, economica e sociale della comunità.

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