Le piante nei cantieri e nelle buche non crescono casualmente ma sono Pomi d’oro
ReggioVive ha intervistato la dott.ssa Silvia Sammarzano responsabile del progetto “orto sostenibile”.
Dottoressa la ringraziamo di aver accettato di rispondere alle domande che il nostro blog ha posto riguardo la crescita dei pomodori nelle buche cittadine. Può dirci cosa sa succedendo?
Il progetto ortofrutta sostenibile, di cui voi avete fotografato il primo impianto sperimentale, si propone di coltivare ortaggi in tutti i cantieri e nelle buche esistenti nelle strade comunali. Si tratta, infatti, di condizioni del territorio di lunga durata che debbono essere considerate nell’ambito di un’iniziativa pubblica tesa ad utilizzare tutte le risorse comunali. Con lungimiranza abbiamo inteso valorizzare questi spazi, spesso già autonomamente irrigati, mettendoli a frutto. Una crepa nell’asfalto o una perdita d’acqua, dal nostro punto di vista, sono una risorsa preziosa. Quello che avete visto è, quindi, un vero Pomo d’Oro.
Quindi i commercianti al dettaglio hanno motivo di preoccuparsi, il Comune farà loro concorrenza con una produzione che, di fatto, non ha costi?
Questa è una visione miope di quanto sta accadendo. Le risorse che verranno ricavate avranno un vincolo di destinazione che le impegna a favore del completamento e dell’ingegnerizzazione dei Mercati Generali. Tutta la filiera agroalimentare, quindi, ne trarrà beneficio. Peraltro, non faremo mai mancare ai cittadini i prodotti di questo progetto: nei nostri propositi ognuno, ad esempio, avrà almeno un cetriolo!
E se il Comune decidesse di fare innovazione anche riparando le buche?
Io non mi sovrappongo agli altri settori dell’Ente. A questa domanda dovrebbe rispondere il Responsabile Viabilità Eroica, ing. Guido Piano.