Politica

Il giustizialismo guidato da Conte farà vincere la sinistra ?

E’ passata sotto silenzio la contestazione subita da Giuseppe Conte, corso a Genova per partecipare al corteo indetto per invocare le dimissioni di Toti.
Segno dei tempi, tuttavia sarebbe utile riflettere sul significato e sui pericoli dell’accaduto.
Le cronache giudiziarie, urlate dai media (quasi tutti) e amplificate dai populisti (razza diffusa ed in espansione) sembrano raccontare l’inizio di una nuova c.d.”tangentopoli”.
Da Palermo a Bari, da Torino a Genova, arresti e inchieste eccitano i forcaioli 4.0.
Non mi sorprende.
Quello che invece suscita perplessità ed una certa inquietudine, è rappresentato dalla scarsa memoria di politici,intellettuali e giornalisti vari.
Quanti guasti hanno causato all’Italia le monetine lanciate a Craxi?
Da quando a sinistra si è diffusa la convinzione che bastasse sostituire la piazza con l’aula del tribunale, chi ha vinto e si è affermato?
Mi fermo.
Fare scempio dei valori incardinati nella Costituzione non apre a stagioni democratiche, ma a rischi autoritari.
Inseguire i Travaglio, porta manganelli e sovranismi.
La strada non è quella indicata da chi voleva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno ed ha ottenuto la riduzione della rappresentanza democratica ed il trionfo delle lobbies finanziatrici della politica.
La risposta non è quella di Conte, che vistosi contestato ha orgogliosamente affermato di essere abituato alle contestazioni di destra e sinistra, con le quali però ha governato….
Pietro Nenni diceva: “fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura”.
Qualcuno lo dica a Peppinello Appulo.
Metà degli italiani non vota ormai più, si rifletta, non si attenda oltre.

Geronimo 

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