Politica

La politica incapace di parlare dei valori e di programmi , gira a vuoto sulle parole

Troppo spesso la politica, quella italiana in particolare, si avvita intorno a concetti vacui e diventa

capace di imbastire inutili polemiche sul nulla, piuttosto che confrontarsi su temi attuali e di gran

lunga più importanti.

Un esempio eclatante di tale modo di navigare a vista ci è stato fornito nei giorni scorsi dalla

richiesta levatasi a gran voce e da più parti a sinistra affinché la Presidente del Consiglio Giorgia

Meloni si dichiarasse “anti-fascista” unitamente ai Senatori La Russa e Gasparri come se le loro

dichiarazioni (ove mai fossero intervenute) avrebbero potuto modificare la cifra e la misura

dell’impegno della attuale maggioranza sul tema del rispetto delle minoranze di ogni genere.

Ha ragione Piero Sansonetti quando sostiene che esigere da taluno che si dichiari ciò che non è

può, a sua volta, rappresentare altrettanta forma di violenza, cosicché si incorrerebbe nel

paradosso di comportarsi esattamente come coloro da cui vorremmo prendere le distanze; gli “anti-fascisti”, per incanto, diventerebbero intolleranti e assolutisti proprio come i fasciti lo furono ormai un secolo fa.

Personalmente, vorrei vivere in un Paese in cui nell’interesse generale si applichino i principi e i

valori della Costituzione, garantendo a tutti la libertà di espressione del proprio pensiero, della

propria religione e delle proprie inclinazioni sessuali senza discriminazioni, così come vorrei che il

livello di anti-fascismo della attuale maggioranza di governo, al di là delle definizioni, fosse

misurato dal rispetto delle condizioni degli ultimi, dei meno abbienti e dei derelitti.

La politica perde quotidianamente importanti occasioni per dimostrare a sé stessa e a noi Cittadini

di essere capace di affrontare temi reali che sono lì che incombono senza che nessuno se ne faccia

carico.

Il fascismo dei busti di bronzo nel salotto buono o quello dei saluti romani mi fa personalmente

sorridere, sembra più una caricatura macchiettistica di personaggi un po’ desueti e sciroccati che

una incombente minaccia alle nostre libertà. Il fascismo vero, invece, mi atterrisce.

Quello capace di lasciare per giorni e giorni in mare centinaia di poveri disgraziati in attesa di un

porto sicuro, quello della censura alla libera espressione del pensiero, quello dei pestaggi ai danni

di ragazzini all’interno dell’istituto detentivo per minorenni Beccaria di Milano, esempi reali di

come il fascismo sia tuttora presente tra di noi e, talvolta, nelle nostre Istituzioni e di quanto sia

attuale la necessità di contrastarlo con argomentazioni serie, impegno, competenza e serietà, al di

là delle etichette.

Massimo Canale

Avvocato

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