La Procura di Reggio dispone il fermo di tre persone per la rapina di un tabaccaio
Nella giornata del 16 aprile 2024 gli Agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di
Reggio Calabria hanno dato esecuzione ai provvedimenti di fermo di indiziato di delitto disposti
dalle locali Procura della Repubblica, direttadal Procuratore Giovanni BOMBARDIERI,
e Procuradella Repubblica per i Minorenni, diretta dal Procuratore Roberto Placido DI PALMA
rispettivamente nei confronti diun maggiorenne e due soggetti minori.
I tre giovani sono accusati, allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari e fatte
salve diverse valutazioni nelle fasi successive, di aver commesso larapina aggravata ai danni di
una rivendita tabacchi del centro cittadino, per i minori reiterata a distanza di una settimana. Nella
prima rapina, commessa dai soli due minori, venivano sottratti 3.800,00 euro e diverse confezioni di
sigarette elettronicheIQOS ivi presenti, nella seconda la somma di 2.900,00 euro.
Alla identificazione dei soggetti si addiveniva in seguito ad un’attività investigativa,
coordinata dalle menzionate Procure, che ha consentito, per entrambi gli episodi, di ricostruire tutto
il percorso effettuato dagli indagati sia prima che dopo la rapina, di riscontrare che i medesimi si
erano introdotti presso il Tabacchi completamente travisati, avevano minacciato il titolare facendosi
consegnare le somme di denaro e i prodotti commerciali, per poi darsi, a piedi, alla fuga.
Nello specifico, come è stato ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, attraverso
l’analisi delle immagini di numerosi impianti di video sorveglianza cittadini, i tre avevano
dettagliatamente pianificato la commissione delle rapine, prevedendo lungo il percorso un cambio
parziale di abiti con il precipuo scopo di rendere difficoltoso il loro riconoscimento da parte delle
forze dell’ordine nelle fasi immediatamente seguenti alla commissione del reato, nonché eludere le
successive indagini finalizzate alla loro identificazione.
In sede di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto gli arresti domiciliari per il maggiorenne e la custodia in I.P.M. per i minori.
L’operazione si inserisce nel più ampio piano di contrasto alla criminalità predatoria messo
in campo dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria.