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PARTITO DEMOCRATICO: ANCHE LA TESSERA 2024 DEGLI ISCRITTI OCCASIONE DIVISIVA, di Domenico Richichi

La segretaria del partito democratico Elly Schlein che, nei suoi discorsi pubblici, si rivolge, esclusivamente, ai giovani e alle donne auspicandone l’impegno per rilancio del partito e dimentica 20 milioni di anziani che, in parte, votano o sono militanti del PD, ha contribuito a creare un altro momento divisivo all’interno degli iscritti al PD.

La scelta di inserire l’immagine di Enrico Berlinguer nella tessera del partito, verosimilmente, mirante a testimoniare un passato di protagonismo ideologico e culturale, è comunque infelice se non, addirittura, inopportuna perché dimostrazione di una opzione di parte. L’assimilazione, ormai quasi compiuta, per nulla nostrana, alla polarizzazione delle idee politiche nei concetti esclusivi di “Destra” o Sinistra” non può far trascurare le diverse matrici politiche nelle quali si riconoscono e dalle cui aree di militanza provengono molti degli attuali aderenti al PD ( gli anziani dimenticati dalla Segretaria): personalità e semplici cittadini che, in passato, da sponde opposte, hanno vissuto momenti di scontro anche duri e che oggi, confluiti nel Partito Democratico, lo rappresentano nel segno dell’unità degli intenti. Per questo, sicuramente, molti di essi avrebbero voluto vedere sulla tessera l’immagine di De Gasperi o Moro o Pertini o La Malfa al posto o assieme a quella di Berlinguer. Quale è l’obiettivo della trovata? Rafforzare il senso identitario degli iscritti? Di quali? Non certo di tutti! Possibile che nel PD non si riesca a fare una scelta intelligentemente unificante?

Domenico Francesco Richichi (Direzione regionale PD Calabria)

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