Il Procuratore Domijnianni: “non sono sfiduciato ma costernato e sconcertato” per la chiusura della Procura Generale e del Giudice di Pace
Ieri gli uffici della procura generale di Reggio Calabria e gli uffici del Giudice di Pace, allocati nello stesso stabile erano chiusi . Magistrati , avvocati e dipendenti hanno trovato i portoni sbarrati . L’ufficio tecnico del Comune di Reggio Calabria nel pomeriggio di mercoledì ha emesso un provvedimento di inagibilità dei locali e ha pensato bene di inviarlo via email agli uffici interessati , senza avvertire l’esigenza di informare preventivamente il Procuratore , la Presidente del tribunale e il Presidente dell’ordine degli avvocati. Senza , quindi , prevederne gli effetti. Insomma una normale pratica, non una questione che invece impatta su uffici “sensibili ” e operativi , dove si svolge quotidianamente una intensa attività giudiziaria penale e civile .I tecnici comunali hanno trattato la pratica come se stessero per chiudere un canile vuoto . Stammatina gli uffici erano aperti , evidentemente c’è stato un ripensamento temporaneo , anche per dare il tempo necessario di trasferire fascicoli ed attività in altro luogo , già individuato amche grazie alla disponibilità del sindaco Falcomatà. Il Procuratore Dominianni,oggi ha anche precisato che se ci sono responsabilità o colpe non spetta a lui accertarle ma agli uffici competenti La Presidente del Tribunale dott.ssa Arena che ha dovuto affrontare anche lei le disfunzioni , create dal provvedimento comunale che ha colpito non solo le cancellerie ma anche le aule di udienza del Giudice di Pace è stata molto dura , individuando tra ll’altro la madre di tutti i problemi : il mancato completamento del palazzo di giustizia . Da anni questa opera monumentale , fa bella vista lungo le bretelle del Calopinace ma non vede mai fine . Ci troviamo , in effetti davanti al simbolo del fallimento dello stato e delle istituzioni competenti alla realizzazione di un opera, la cui prima pietra risale alla notte dei tempi.